Disney Infinity 3.0: Star Wars Starter Pack (Il Crepuscolo della Repubblica)

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Quello che per me è stato l’apice toccato con la seconda versione del titolo Disney dedicato ai “collezionabili NFC“, è arrivato a toccare quota 3 per realizzare i desideri di tutti coloro cresciuti a pane e Star Wars, facendoci chiedere quindi se vale ancora l’essere realizzato per i più piccini o per i loro genitori o fratelli più grandi (e qui la quota dei più grandi in famiglia sorride perché gli “tocca” fare compagnia al piccolo di casa, ammesso che questo esista!).

Disney Infinity 3.0: Star Wars Starter Pack (Il Crepuscolo della Repubblica) 1

Abbiamo rotto il ghiaccio. Ora posso confessarvi quasi a cuor leggero che ho dovuto prima farmi una cultura su quello che è stato il capolavoro su pellicola alla base del titolo videoludico prima di giocarlo, comprenderlo e parlarne, capito perché me la sono “presa comoda“? Di star qui, però, a fare un corretto riepilogo delle faccende accadute dal 1977 in poi non credo sia il caso (anche perché il set vi riporta ai fatti raccontati nella serie Prequel, decisamente più di recente uscita cinematografica). Qui si parla di videogiochi e posso dirvi che il salto generazionale c’è stato, è ben visibile davanti agli occhi dei giocatori che hanno avuto modo di mettere le mani sulle precedenti due versioni. Migliore sistema di combattimento, resa grafica, interattività con quanto presente sullo sfondo, non è comunque esente da bug, mi sarei meravigliato del contrario.

Andiamo però con ordine, cercando un’analisi soggettiva di quanto ho potuto giocare in quest’ultimo fine settimana, accompagnato dalla figura femminile di casa, donna (decisamente risoluta e combattiva) anche in gioco.

Cosa ci è piaciuto

Abbiamo giocato in modalità “free-roaming” (seppur non troppo free, non esageriamo, per questo tipo di titolo bisognerebbe fare molto più lavoro e non è questo il caso, non gli è richiesto), nella Scatola dei Giochi e infine seguendo l’avventura principale proposta dal Crepuscolo della Repubblica. Quest’ultima ha sicuramente messo in bella mostra le capacità della nuova release che oltre a una Scatola dei Giochi diventata pressoché immensa, e con una parte tutorial molto accurata, presenta la possibilità di osservare, utilizzare e contribuire attivamente alla creazione di nuovi livelli dove far scatenare i propri personaggi in maniera più libera, lontani dalle avventure decise a tavolino da Disney.

Il Crepuscolo della Repubblica, come detto, mette in mostra le ottime qualità del lavoro di Avalanche Software (che vi ricordo non avere nulla a che fare con gli Studios, tutt’altro team che ha invece realizzato Mad Max o la serie di Just Cause) che stavolta però ha chiesto una mano anche a terzi player con esperienza sulla parte relativa al combattimento o al volo (e non solo), Ninja Theory, Sumo Digital, Studio Gobo e United Front Games . E se il combattimento è decisamente migliorato, con attacchi più decisi da parte di qualsiasi player e combo che prima ci saremmo potuti solo sognare, anche il volo sembra avere avuto la sua giusta importanza, non sarebbe potuto essere altrimenti considerando il protagonista principale di questo rilascio.

Ho apprezzato particolarmente le sfide nello spazio aperto, tra un fuoco nemico da evitare e acrobazie per ribaltare le sorti di uno scontro, decisamente meno quelle in mezzo a mille ostacoli nella cittadella, un punto in cui senza la mia compagna di gioco difficilmente avrei passato al primo colpo la prova alla quale siamo stati sottoposti (e questo, lasciatemelo dire, è un bene, ci vuole sempre il pizzico di difficoltà imprevista per tenere vivo l’interesse).

Disney Infinity 3.0: Star Wars Starter Pack (Il Crepuscolo della Repubblica) 2

Le avventure scorrono tra combattimenti, nemici sempre più inclini a non mollare facilmente la presa e mischie che finirete per amare una volta presa la giusta confidenza con i comandi principali del personaggio che, come nelle due precedenti release di Disney Infinity, continuerà a crescere nel livello di esperienza grazie ai punti spendibili per acquistare potenziamenti che spaziano nell’attacco, nella difesa e nelle particolarità del singolo soggetto. A voi la scelta, il personaggio utilizzato potrà essere così plasmato come da desideri, sempre che non possediate i giusti gettoni Power-Up che facilitano (e di molto) la vita.

E a proposito di personaggi, solo io continuo a pensare che siano stupendi anche solo per una collezione nerd da mettere in bella mostra in casa? :-)

Disney Infinity 3.0: Star Wars Starter Pack (Il Crepuscolo della Repubblica) 3

Cosa non ci ha convinto

Che non vuol necessariamente dire che si tratta di una totale bocciatura, più uno spunto di possibile miglioramento o correzione in futuro (speriamo non molto lontano). Si perché in realtà i difetti ci sono e un occhio attento vede anche quelli. Si passa dai lunghi caricamenti (seppur meno rispetto al passato, fortunatamente) ai problemi dovuti a elementi nel paesaggio che potrebbero essere paragonati a muri in cemento armato e farvi cadere nel vuoto nonostante nella realtà non fermerebbero neanche un grissino (o quasi), per finire poi con una sorta di loop nel quale un’eventuale vostra azione errata potrebbe trasformarsi in morti a ripetizione.

Dettagliamo: nella scatola dei giochi è possibile esplorare e dialogare con ogni singolo assistente. Tutto molto bello e corretto, improbabile però nella prima fase di gioco dover fare i conti con foglie di alberi in grado di opporsi ad un personaggio, non stiamo mica parlando del tronco! Diciamo che non costituisce un vero e proprio problema rifare un percorso sfruttando la rapidità dei personaggi di Star Wars (i loro attacchi speciali la conferiscono e la fanno particolarmente apprezzare in questi momenti), ma è pur sempre seccante considerando che si tratta certamente di un bug nello sviluppo.

Lo stesso, a mio parere (liberi di giustificarla in diversa maniera o pensarla in tutt’altro modo), che è possibile riprodurre trovandosi nel punto sbagliato al momento sbagliato. Un percorso a ostacoli, un elemento che se toccato fa andare KO il personaggio principale e un respawn che finisce per farci comparire nuovamente in quel punto sbagliato. Game, set, match, è così che si arriva a morte certa e sarà necessario l’intervento (ammesso che sia possibile) di un compagno in gioco che possa rianimarci, altrimenti sarà necessario sostituire il personaggio o attendere che questo recuperi le forze in maniera autonoma (e che possa così ricomparire in gioco), magari troppo tardi nel caso in cui ci sia bisogno di noi.

È che poi vi basterà sentir parlare Yoda per un paio di secondi e tutto vi scorrerà molto più rapidamente addosso, come una medicina omeopatica con effetto placebo sui neuroni! Si perché, a prendere nel mucchio, si tratta di sviste che non precludono la qualità del gioco, soprattutto se si pensa alla grande differenza nella ripetitività e noia che crescevano a dismisura nel primo titolo dell’ormai fortunata serie basata su quel parco personaggi che nessun altro potrà mai eguagliare, soprattutto considerando la possibilità concreta di incontrare il gusto di qualsivoglia tipo di giocatore (cioè volete dirmi che sulla faccia di questa Terra c’è qualcuno che non ama almeno uno dei personaggi proposti?).

La realtà dei fatti è che un titolo come Disney Infinity deve tutto proprio alle storie che è in grado di raccontare e far rivivere attraverso il gioco, sia a grandi che piccini. L’unico peccato è non aver dato un mondo di avventure giocabili (anche più piccoli) a personaggi amati nella storia cinematografica Pixar (e non solo) come Ralph (si, è ancora ferma in gola questa) o Tron, con due dei protagonisti principali ora disponibili per Disney Infinity 3.0 ma che potranno essere chiamati in causa esclusivamente nella Scatola dei Giochi, fortunatamente sempre più ricca come già sottolineato all’inizio dell’articolo.

E allora dai, che si parte per una nuova avventura, e la collezione può solo giovarne ;-)

P.S. Nel frattempo sono stati rilasciati altri kit gioco e conto presto di parlarvi di quello dedicato a Inside Out (con la speranza che l’abbiate già visto al cinema!).

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