Modern Combat 5: Blackout è lo sparatutto della vostra estate

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Vi ho anticipato ciò che penso di Modern Combat 5: Blackout nell’ultimo editoriale dedicato alle applicazioni (giochi) da portare con se durante le ferie sotto l’ombrellone, riporto:

Eccola la vera perla dell’estate 2014. Ancora Gameloft, ancora una volta una grafica che non ti aspetteresti su dispositivi mobile, uno sparatutto che ad oggi non ha eguali sull’AppStore, non a questi livelli almeno. Modern Combat 5: Blackout vi porterà in giro per il mondo per cercare di azzerare il contatore delle missioni a vostra disposizione. Armi, equipaggiamento, scenari, tutto è curato nei minimi dettagli, sottotitolato in italiano nei dialoghi e completamente in italiano nelle interfacce viene venduto a 5,99€, prezzo assolutamente giustificato.

Che potrebbe essere la degna conclusione di un articolo a lui dedicato. Chiariamo subito la parte fondamentale: la trama non esiste, come il cucchiaio di Matrix, è la solita storia dei cattivi e dei buoni che vengono incastrati, soldati forgiati a suon di addestramenti all’ultima goccia di sudore e di sangue (manco fossimo dentro Spartacus) e a farla da sfondo a tutto questo c’è una guerra a livello globale che inizia da Venezia, strizzando l’occhiolino a scenari molto curati, ricchi, che riportano quel tanto che basta il giocatore all’interno di una città mai così vuota rispetto alla realtà, che lo immergono in lotte all’ultimo proiettile tra un canale e l’altro, “mica cazzi“.

Modern Combat 5: Blackout è lo sparatutto della vostra estate

Voi vestite i panni di Caydan Phoenix, o almeno li vestirete dopo un primo caricamento -con ulteriore download dati- che dipende esclusivamente dalla vostra connessione perché il “semplice” download del gioco da AppStore non basta a lanciare neanche il primo stage. Un modo di fare “moda” di tempi neanche tanto recenti ormai, sapientemente nascosto dietro un avanzamento di elaborazione dati, oggetti grafici e cose così.

Le missioni, della durata di circa una decina di minuti l’una, vi porteranno in giro per il globo partendo da una Tokyo sotto il fuoco nemico (subito dopo aver affrontato la prima intro nella Serenissima, ndr), sarete voi a decidere con che vesti combattere, quattro le categorie di soldato disponibile e la possibilità di passare da una all’altra in qualsiasi momento, così come l’arma preferita che potrà essere migliorata nel corso del tempo e secondo disponibilità di accessori che dovranno essere conquistati sul campo di battaglia grazie ai punteggi di fine missione. Finalmente non si parla più di acquisti in-app per arrivare al fucile di precisione tanto desiderato, dovrete migliorare voi stessi e i vostri colpi per arrivare ad un obiettivo che vi consentirà di affrontare i successivi step con maggiore slancio e più facilità nell’abbattere l’orda nemica -spesso non troppo intelligente, ma non lo considero un problema grave nella totalità del gioco- che vi verrà addosso appostandosi di tanto in tanto dietro un mobile, una finestra, una parete, alla ricerca di un effetto sorpresa che ovviamente manca.

Bocciato il movimento con l’accelerometro dell’iPad, assolutamente promossa la possibilità di far partire il fuoco in maniera automatica nel caso in cui si stia puntando il mirino della propria arma su un nemico. Quando si parla di iOS si pensa a dispositivi completamente privi di controlli fisici (eccezione fatta per il tasto che vi porterà in Home buttando in background e bloccando così la sessione di gioco), è molto importante quindi modificare i controlli in base al dispositivo utilizzato e alla propria capacità di controllare tutto ciò che si ha a disposizione.

Modern Combat 5: Blackout è lo sparatutto della vostra estate 1

Durante l’intera campagna in single mode, che richiederà comunque una connessione attiva (WiFi o H3G, dettaglio non banale e sicuramente seccante se ci si trova fuori copertura), potrete migliorare ogni dettaglio del vostro personaggio, dal miglioramento già citato dell’arma principale a quello delle armi secondarie o le bombe da poter utilizzare nel caso i nemici comincino ad aumentare e vi troviate in difficoltà. Potrete (dovrete, ndr) imparare a combattere anche a mani nude o aiutandovi con oggetti rinvenuti durante il percorso per un corpo a corpo che possa darvi maggiori punti e un avanzamento “stealth” non certo utile ai fini del completamento della storia, ma sicuramente soddisfacente per il vostro ego. Grafica, effetti speciali, sonoro e il comparto tecnico rispettano standard di qualità molto alta e l’hardware ideale per giocare a Modern Combat 5: Blackout è sicuramente un tablet (o un phablet) più che un telefono dove tutto si ridurrebbe a pochi pollici mettendovi in seria difficoltà durante l’avanzamento. La spesa –attuale– di 5,99€ è pienamente giustificata e –con la speranza che duri e che non faccia la fine di altri titoli Gameloft– permette di non avere più scocciature in seguito, inutili tempi di attesa per un recupero o possibilità di saltare l’ostacolo tirando fuori ancora una volta la carta di credito.

Potete scaricare Modern Combat 5: Blackout sull’AppStore all’indirizzo itunes.apple.com/it/app/modern-combat-5-blackout/id656176278?mt=8

In conclusione

Al blocco riportato ad inizio articolo potrei solo aggiungere che Modern Combat 5: Blackout visto e giocato oggi sembra quasi (se non del tutto) raggiungere la qualità di un titolo PS3 / Xbox 360 di qualche anno fa (un paio a spanne?), un gran bel lavoro per il team di sviluppo di Gameloft che concede ad appassionati e non di portarsi sotto l’ombrellone un titolo sparatutto di tutto rispetto e che non ha nulla da invidiare ai più blasonati da salotto considerando che non serve nulla se non un buon soldato, delle armi in grado di fare parecchi danni e dei nemici pronti a farsi bucare più di un formaggio svizzero.

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